giovedì 10 aprile 2008

2 CAPITALE DEI RIFIUTI

Un esempio di capitale umano? Proviene chiaramente dal dibattito sui rifiuti di Napoli e dintorni.
È impossibile pensare una qualsiasi azione di miglioramento o difesa dell’ambiente fisico-naturale senza fondarla sulla qualità dell’ambiente umano, fatto di relazioni e valori. Di questo segno è stata l'esortazione del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano all'inaugurazione delle celebrazioni al Quirinale del 60° anniversario della Costituzione italiana, (Roma 19.12.’07 - Adnkronos) che ha rilevato “ un bisogno nuovo e stringente di educazione civica nel nostro Paese, non solo per i giovani e i giovanissimi ma per tutti gli italiani".
L’ammonimento del Presidente si collega alla necessità di difendere, rinforzare o ricreare il senso di cittadinanza, di appartenenza e di partecipazione al bene comune che è la base per ogni politica sostenibile.
Anche la lettura dei recenti fatti di cronaca relativi al problema dei rifiuti in Campania lega inscindibilmente fra loro le criticità sociali e territoriali, come si comprende anche dalle parole del Card. Sepe, Vescovo di Napoli, che ricorda che “…ogni cittadino può e deve fare la sua parte. Denunciare le responsabilità politiche e amministrative è doveroso, ma questo non può divenire un alibi per dimenticare il fatto che ogni cittadino è chiamato alla "cittadinanza attiva. Anch'io provengo da questo territorio” ha detto il Vescovo “ e so che la popolazione campana ha le risorse morali per farcela" (13/1/2008).
Questo commento lega inscindibilmente fra loro ambiente fisico e sociale, natura e cultura, indicando fra le righe un approccio strategico maieutico, teso a far emergere e sviluppare le migliori potenzialità esistenti nei cittadini per farne soggetti attivi della propria tutela e promozione.

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