Ci sono alcune caratteristiche del web (moltissimi attori, istantaneità di comunicazione, numerose ricorsività) che determinano comportamenti isterici di masse di utenti. Ad esempio, la rapida crescita e il repentino declino di certe comunità cirtuali (ad es. Second Life o LinkedIn) hanno mostrato quella che sembra una regola oramai attendibile: le aggregazioni (attorno a certi siti, servizi on line, comunità di social network o di blog o di forum) hanno cicli di vita brevi. C’è un periodo di crescita, che innesca spesso un vero e proprio loop esplosivo, cui segue un quasi altrettanto veloce processo di perdita di attenzione, la gente sciama, inquieta e vanesia, verso altre attrazioni.
Chi vive di queste attività, offrendole sulla rete, deve continuamente attrarre, innescare attenzione, produrre novità. Chi fruisce di questa offerta è sempre più instabile, insofferente per la lentezza, volubile. È capitale umano, questo?
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento